Materiali lapidei

Il Settore dei materiali lapidei

La Puglia è una regione dominata dalla pietra; una terra dove le rocce affiorano in superficie creando un panorama unico. Il settore lapideo rappresenta un risorsa economica per tutta la regione e un importante tassello dell’export del made in Puglia. Apprezzate in molte parti del mondo, le pietre pugliesi sono conosciute per la loro bellezza e le caratteristiche fisico-chimiche che le rendono adatte a qualunque tipologia di costruzione.
Nel territorio pugliese, dove sono presenti 399 cave attive, l’attività estrattiva è favorita sia dalle condizioni climatiche, che garantiscono l’attività durante tutto l’anno, sia dalla presenza di un’industria di trasformazione e lavorazione all’avanguardia.
La Puglia è oggi il secondo bacino estrattivo italiano con quattro aree produttive profondamente diverse per tipologia di pietra: Apricena, Trani, Fasano-Ostuni e Lecce.

Il bacino di Apricena (Foggia), il più importante del Sud Italia e secondo a livello nazionale, produce il 90% del totale dei materiali lapidei estratti in regione e il 20% di quello italiano. In questo bacino si estrae la famosa pietra calcarea nota come pietra di Apricena, una delle più apprezzate al mondo per bellezza e versatilità. Tutte le pietre del bacino di Apricena sono utilizzate per decorare palazzi e monumenti storici, chiese e luoghi pubblici; le si ritrovano nelle decorazioni della Reggia di Caserta, nella chiesa di Padre Pio di San Giovanni Rotondo o nei tanti palazzi pubblici del territorio. La pietra di Apricena riscuote successo anche nei mercati esteri, nei Paesi del Medio Oriente, in Germania, negli Stati Uniti e in Canada.

Il bacino di Trani (Barletta Andria Trani) si caratterizza per la presenza di una pietra compatta e resistente, utilizzata sia nell’edilizia civile contemporanea che in campo architettonico per decori, rivestimenti e pavimentazioni da esterno. La pietra di Trani è molto presente nei centri storici del Sud Italia, nei palazzi antichi, nei monumenti e nelle chiese. Esempi se ne trovano nelle cattedrali di Trani, Barletta, Bitonto e Bari o nei tanti monumenti presenti nelle piazze italiane. Usata anche per la costruzione dei castelli pugliesi, la solidità e la bellezza della pietra di Trani è emblematicamente rappresentata dal famoso Castel del Monte.

Nel bacino di Fasano-Ostuni (Brindisi) si estraggono due tipi di pietra. La pietra di Fasano, caratterizzata da una tipica rigatura rossa, è usata prevalentemente per il rivestimento di interni oltre che per opere monumentali e arredi sacri. La pietra di Ostuni dal caratteristico colore bianco avorio, è molto apprezzata per la sua morbidezza e notevole compatezza. Questo permette di utilizzare questa roccia sia come materiale da costruzione di abitazioni sia per la realizzazione di manufatti di artigianato artistico, oggetti di arredo e design. Esempio della bellezza e della versatilità di questa pietra lo si trova nelle costruzioni della città di Ostuni, la città bianca della Puglia.

Anche nel bacino di Lecce si estraggono due tipologie di materiali: la pietra leccese e il carparo. Si tratta di due pietre che grazie alla presenza di argilla sono estremamente facili da lavorare e da modellare. Rispetto al carparo, più duro e resistente, la pietra leccese è una roccia particolarmente morbida, tanto da poter essere modellata direttamente con le mani. La malleabilità di questa roccia l’ha resa protagonista dei decori e dei fregi tipici del barocco leccese e salentino. La si ritrova infatti nei capitelli, pinnacoli e rosoni di tutti i palazzi storici e le chiese di Lecce e di tutto il Salento.

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Il Distretto Produttivo Lapideo Pugliese

Ufficialmente riconosciuto nel 2010, il Distretto Produttivo Lapideo Pugliese lavora per la crescita e la promozione del settore ma soprattutto opera per lo sviluppo d’innovazione dell’intero ciclo produttivo e per una significativa riduzione dell’impatto ambientale dell’attività estrattiva. Tra gli obiettivi prioritari del Distretto la creazione di sistemi e scuole per la formazione continua degli operatori del settore a qualunque livello, sia post diploma che post laurea.

Tra gli strumenti che il Distretto Produttivo sta mettendo in campo, la prima banca dati digitale sulle pietre pugliesi che, tradotta in più lingue, possa essere d’aiuto ai progettisti di tutto il mondo e al tempo stesso promotore del settore lapideo della regione.

Il Distretto aggrega 208 imprese, 3 università e centri di ricerca, 34 enti, associazioni di categoria e sindacali, 3 associazioni private, fondazioni e consorzi, 8 servizi, studi di consulenza, progettazione.

Per informazioni sulle attività del Distretto Produttivo Lapideo pugliese: www.distrettolapideopugliese.com - [email protected]